Cento anni fa nasceva il maestro del sax Fausto Papetti

16.01.2023

Cento anni di Fausto Papetti. E del suo sax struggente, romantico, potente che con lui tra gli anni Sessante e Settanta ha avuto una popolarità mai raggiunta prima. Papetti, scomparso nel 1999, era nato il 28 gennaio del 1923 a Viggiù in Lombardia, e tra pochi giorni avrebbe così tagliato il traguardo delle cento candeline. Artista amato dal pubblico italiano, a lui va riconosciuto un ruolo di primo piano nella divulgazione e conoscenza del sax - strumento principe degli anni ruggenti del jazz - e al suo appeal nella cultura italiana, facendolo uscire dai recinti della musica di nicchia. Il grimaldello usato fu la rielaborazione in versione strumentale di brani celebri, scelti soprattutto fra le musiche per il cinema. A segnare l'inizio di un successo che durò più di trent'anni, fu il 45 giri di Estate violenta del 1959 che ebbe un tale successo di vendita da superare quello della colonna sonora originale del film. Da quel momento i successi discografici con raccolte di brani celebri dal cinema (come il tema musicale de La dolce vita scritto da Nino Rota o quello di Scandalo al sole) e hit del momento (Till, Too Much Tequila), non tralasciando però il suo primo amore, il jazz, con Cheek to Cheek si sono succeduti uno dopo l'altro. Nella sua rilettura dei classici lasciava prevalere la melodia, avvicinandosi anche all'ascoltatore più disimpegnato e riuscendo così ad imporre per la prima volta il cosiddetto "genere strumentale", sino ad allora quasi ignorato dalle classifiche di vendita: con ben 29 dischi, è l'interprete che ha piazzato il maggior numero di album nella Hit Parade italiana. Mina, la grande Mina, è seconda con 27 e i Pooh terzi con 23. Un successo che ha superato i confini italiani e che lo ha reso noto in tutto il mondo, soprattutto in Germania, Spagna, Francia, Russia e Giappone. Cinquanta le raccolte pubblicate dal 1960 al 1997, senza titolo, ma semplicemente numerate progressivamente. Famose e controverse anche le copertine dei suoi dischi, con foto di nudi femminili. Per celebrare i cento anni dalla sua nascita il Museo del Saxofono di Fiumicino ha organizzato diverse iniziative dal 28 gennaio al 25 febbraio con l'esposizione dello strumento appartenuto all'artista, una mostra e altri memorabilia concessi dalla famiglia erede, oltre a concerti e visite guidate. Il percorso espositivo che si trasforma in un viaggio visivo, uditivo e sensoriale, un'esperienza immersiva, che muta lo spazio espositivo del museo in una scatola scenica, dove oltre a ammirare lo strumento utilizzato da Papetti e i dischi d'oro, sarà possibile vedere fotografie d'epoca, immagini private e pubbliche, ascoltare vinili, stereo 8, musicassette e sfogliare spartiti originali. Alla mostra sono correlati tre concerti, in programma il 28 gennaio, il 18 e il 25 febbraio, che vedranno esibirsi rispettivamente l'Italian Jazz Quintet, il Venanzio Venditti Quartet e la Original Saxie Band in un tributo a tema, tra musica leggera, swing e jazz, al grande interprete.