Accademia Bizantina al debutto nel repertorio romantico. Il 5 giugno a Ravenna con Mendelssohn e Schumann

04.06.2021

L'Accademia Bizantina torna sulla scena di Ravenna Festival il 5 giugno alle 21:30 diretta da Ottavio Dantone nella Sinfonia N. 4 'Italiana' di Mendelssohn e nella Sinfonia N.3 'Renana' di Schumann. Primo degli appuntamenti sotto le stelle alla Rocca Brancaleone, il concerto segna anche l'apertura del programma sinfonico della XXXII edizione. Dopo avere acquisito prestigio internazionale grazie soprattutto alla lunga frequentazione del repertorio barocco, Accademia Bizantina ha scelto la propria città d'origine, Ravenna, dove nacque nel 1983, per un'inedita immersione nel sinfonismo romantico, immersione che trova ragioni e fascino nella consapevolezza che le pagine scelte sono testimoni di quanto profondamente i loro autori furono colpiti dalle potenzialità del contrappunto bachiano. L'impresa si compie, però, con meticolosa attenzione agli strumenti d'epoca e alla storicità della performance, secondo il raffinato e colto approccio a cui la Bizantina e il suo direttore hanno abituato il pubblico. Mendelssohn e Schumann, insomma, come non li abbiamo mai ascoltati. "Ci piace pensare che autori come Mendelssohn e Schumann si possano oggi considerare, a quasi due secoli di distanza, assimilabili alla cosiddetta musica antica - spiega Ottavio Dantone - tenendo conto per altro che entrambi furono fortemente influenzati da Bach. Siamo consapevoli di poter leggere questa musica mettendo in rilievo particolari che un'ottica esecutiva posteriore alla creazione artistica potrebbe tralasciare o fraintendere. Si può aggiungere che una lettura proveniente da una prassi esecutiva anteriore può dare importanza a tutto ciò che non è scritto ma celato da codici esecutivi del passato che continuano a vivere nelle trame della scrittura".