Anteprima audio streaming // Marcello Liverani • Shapes Vol.2

27.04.2021

Da oggi è possibile ascoltare in anteprima su Music Revue - e in esclusiva collaborazione con Blue Spiral Records - le tracce che compongono questo lavoro.

Shapes - Vol. 2 è un EP di 6 tracce che costituisce la seconda parte del disco Shapes. Continua il percorso nel quale le forme si disvelano attraverso l'uso sinestetico dei suoni e l'alternarsi di influenze stilistiche, talvolta più classiche, altre più elettroniche o cinematiche. Rispetto alla forma, Shapes - Vol. 2, rappresenta una risposta simmetrica al primo Ep con un alternarsi di brani per pianoforte a brani elettronici e stratificati in cui elementi acustici dialogano con elettronica e acustiche paradossali. Mentre l'ispirazione, già suggerita dai titoli, è rappresentata da un processo di distillazione che dalle forme forme semi- astratte del primo Ep giunge alla loro incarnazione calata nelle maglie del reale. La concezione dell'intera opera nasce da una duplice ispirazione: da un lato la filosofia zen, spesso presente nell'opera di Liverani, che in questo caso si sostanzia nell'uso di pochi elementi reiterati in una sorta di koan musicale. La seconda ispirazione è di natura sinestetica: nasce dal lavoro del fotografo cinese Fan Ho che, attraverso la luce, fa emergere dal caos forme pure (da cui il titolo del disco Shapes).

losing gravity

| pianoforte ed elettronica |

Secondo brano della serie Lo- Fi Piano Tapes (che raccoglie brani per pianoforte registrati Lo-Fi su un felt piano). L'essenza di questo brano prosegue il discorso artistico aperto con Tangles: è una finestra sul silenzio, l'istantanea di un momento di profonda comunicazione con il presente e con uno stato di "flusso". Il pianoforte, in questa "apertura di sipario" viene decostruito nelle sue componenti rumorose: sono i suoni sulle corde pizzicate o i suoni delle mani passate sui martelletti a diventare elemento di contrappunto e punteggiatura per la costruzione di un tempo dell'attesa luminoso e semplice.

birdhouse

| pianoforte, elettronica, synth e voci |

La stratificazione di elementi tematici rappresenta la tecnica compositiva utilizzata in questo brano. E' un brano dove gli elementi motivici sono come "polverizzati" all'interno di una struttura ferma di beat e armonia. Il titolo rimanda proprio a questo tipo di struttura più rigida dentro la quale vediamo apparire visioni ornitologiche labili ed evanescenti.

the breathless crowd

| pianoforte, elettronica, voci, violini |

Il brano dalle atmosfere maggiormente cinematiche riporta slancio ritmico all'interno dell'ep. Ancora l'uso del beat si sposa con i layers di violino e le voci, che alternano vocali a onomatopee. Pur nella sua costruzione a strati, questo brano non rinuncia ad un forte tematismo presente nella prima sezione al pianoforte e nell'ultima al synth.

approaching light

| pianoforte, elettronica, voce |

E' il brano più direttamente ispirato alla fotografia del grande fotografo cinese Fan Ho "Approaching Shadow" che ha ispirato l'intero concept dell'album. Il procedimento di stratificazione diventa qui "amplificazione" delle carattestiche sottese al suono. In particolare il suono del pianoforte iniziale genera da subito fasci luminosi che prendono vita in armonie e arpeggi, avvolgendolo. Il brano, privo di beat, si muove in maniera dolce, eterea attraverso stadi successivi in un unico intenso climax.

close

| pianoforte solo |

Ultimo brano della serie Lo-fi piano tapes. In close abbiamo un rapporto più tradizionale con la scrittura pianistica. Quasi un ritorno ad una primigenia sicurezza dopo la decostruzione progressiva di Tangles e Losing Gravity. In questo brano, a differenza degli altri due, cessano di essere presenti riverberi paradossali e suoni non convenzionali per un ritorno ad una pulizia della linea melodica e dell'accompagnamento.

this endless pain

| pianoforte, synth ed elettronica |

Secondo singolo e brano di chiusura dell'ep e dell'album fisico, This endless pain nasce da una collaborazione con l'artista conterraneo Perry Frank. La chitarra straniante di Perry Frank costruisce, in questo brano, una ossatura diafana ed eterea. Un ostinato doloroso dal quale sorge, filtraggio del timbro complesso della chitarra "drone", una costruzione fatta di suoni e timbri eterogenei. Nasce così una architettura nella quale le voci "corali", il piano rhodes, i suoni lunghi del violino, entrano in connessione con la natura più nascosta di quel suono originario.

Marcello Liverani è un compositore, producer e interprete nato a Cagliari. La sua musica combina elementi acustici, derivati ​​dal genere modern classical, musica elettronica, ambient, elementi beat e sfumature talvolta sperimentali derivate dal suo background. Il suo obiettivo principale nella musica è esprimere il profondo bisogno di abbracciare la semplice poesia della vita attraverso la natura stessa del suono. È un artista eclettico attivo anche come insegnante di canto e direttore di coro, come cantante ha pubblicato due album sotto il nome "Reverse Context" Ha studiato composizione nel Conservatorio della sua città natale e dopo la laurea ha studiato nelle accademie europee con compositori come I.Fedele, A. Corghi, H Dufourt e T. Hosokawa. Dopo aver conseguito un Master in Composizione presso l'Accademia di S. Cecilia di Roma, ha ricevuto riconoscimenti e premi per le sue opere vocali, per ensemble e orchestrali, che sono state eseguite in sedi e festival come il Parco della Musica a Roma, il Festival de Acanthes a Metz e presso la Biennale di Venezia.