Coma Cose: "Guardiamo oltre la realtà frenetica e i social"

07.11.2022

Uno sguardo ironico e ricco quanto diretto ma anche "una voglia di fuga dalla realtà in cui viviamo, frenetica e social, nella quale siamo bombardati dagli input. C'è la voglia di guardare più in là, verso qualcosa di ancestrale, per ritrovare sé stessi. Volevamo costruire nel disco un percorso per instaurare un dialogo, per condividere storie". Così Fausto Lama (pseudonimo di Fausto Zanardelli) e California (pseudonimo di Francesca Mesiano), componenti del duo Coma Cose tracciano, parlando con l'ANSA i fili rossi del loro nuovo album, Un Meraviglioso Modo Di Salvarsi" (pubblicato per Asian Fake/ Epic Records Italy/ Sony Music Italy) disponibile su tutte le piattaforme digitali e in versione fisica. Un racconto che diventerà live nella primavera 2023 con il tour "Un meraviglioso modo di incontrarsi", nei principali club italiani con anche due speciali date a Parigi e Londra. Un racconto in 14 tracce (11 brani più tre skit, brevi flussi tra parole e musica) a un anno e mezzo dal loro precedente album, Nostralgia, e dal grande successo sanremese, con Fiamme negli occhi. Un'esposizione mediatica che ha portato i due musicisti, coppia anche nella vita, a un periodo di pausa, personale e artistica. "Sanremo è stata una bellissima esperienza ma sin dall'inizio del progetto Coma cose (nel 2017), non ci eravamo mai fermati e il festival è stato talmente catalizzante che ci siamo sentiti troppo inscatolati nell'immagine della coppietta che fa le canzoni d'amore - spiega Francesca Mesiano -. Noi siamo una coppia e ci piace scrivere le canzoni d'amore ma siamo anche tanto altro. Allora abbiamo pensato, 'fermiamoci, prendiamoci anche un po' di tempo per noi stessi e raccontiamo chi siamo adesso'". Sanremo comunque "ha portato una finestra sul mondo - aggiunge Fausto Lama - una bellissima opportunità che rifaremmo con la canzone adatta". Così l'album, nel contatto e la fusione di più mondi, dal rock in diversi colori alle atmosfere cantautorali, da un abituale compagno di strada come il rap (anche se meno presente rispetto al passato), al techno pop o le sonorità anni '90, ha voluto trasmettere "il sentirci liberi di esplorare tutta la musica che volevamo" sottolinea Francesca Mesiano.