Il 2 ottobre Daniele Gatti dirige la Messa da Requiem al Festival Verdi,  con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai

28.09.2021

Tra i grandi appuntamenti del Festival Verdi, la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, in programma il 2 ottobre alle 20 al Teatro Regio di Parma, è anche quest'anno uno dei più attesi della manifestazione. Soprattutto se a dirigerla è Daniele Gatti, la cui bacchetta è tra le più apprezzate e contese sulla scena internazionale. Senza dimenticare che sul palco saliranno l'Orchestra sinfonica nazionale della Rai, una delle nostre compagini più prestigiose, e il Coro del Regio, preparato come di consueto da Martino Faggiani, che già tanti consensi ha ottenuto nel recente Ballo in maschera che ha inaugurato la manifestazione. La recita, l'unica in cartellone, è dedicata al compositore Sylvano Bussotti, scomparso a Milano il 19 settembre scorso. Composizione monumentale, composta nel periodo di raccoglimento e di allontanamento dal genere operistico che seguì il successo di Aida, la Messa da Requiem venne scritta da Verdi per la scomparsa di Alessandro Manzoni, a cui è dedicata. A metà tra melodramma sacro e musica sacra propriamente detta, riflette la spiritualità del compositore e quella dialettica tra sacro e profano che emerge in tutta la sua opera, ma le cui convinzioni più intime restano un mistero. "Per capire questo Verdi o, diciamo pure, tutto Verdi, bisogna analizzare il suo rapporto con il sacro - racconta Daniele Gatti - Tutti sappiamo che l'uomo era anticlericale, ma forse non ateo, qui le testimonianze divergono. La presenza della religione nella vita di Verdi fu costante. Da bambino, serviva messa; da ragazzo, suonava l'organo in chiesa. Una commistione di sacro e profano pervade tutta la sua opera. La riflessione sulla morte è particolarmente forte in un'opera come Don Carlos: Verdi si avvicinava alla sessantina, è naturale per ognuno di noi iniziare a riflettere sul dopo". Il quartetto vocale scelto per questa nuova ripresa della Messa verdiana è composto dal soprano Maria Agresta, dal mezzosoprano Elina Garanca (entrambe al debutto al Regio e al Festival Verdi), dal tenore Antonio Poli e dal basso John Relyea (anche lui per la prima volta a Parma). Info: www.festivalverdi.it