Dave Grohl: "Amo l'Italia da quando ho 18 anni"

12.02.2021

"Abbiamo scritto questo album un anno e mezzo fa. Avevamo pronto un mega tour di due anni per celebrare i 20 anni di carriera e il decimo album dei Foo Fighters, quindi, per festeggiare questi traguardi abbiamo deciso di realizzare un 'party album', un disco fatto di canzoni che possano essere cantate in uno stadio. Poi non è andata così, si è bloccato il mondo e insieme al mondo il tour dei Foo Fighters. Però sento che ci stiamo avvicinando al momento in cui torneremo a suonare dal vivo e io sarò li tra i primi perché suonare dal vivo è l'amore della mia vita". Dave Grohl è uno dei personaggi più empatici e comunicativi della scena rock mondiale: per parlare di "Medicine at Midnight", il nuovo album dei Foo Fighters, è stato il protagonista di un piacevolissimo incontro virtuale con la stampa italiana che somigliava più a una sorta di lungoTed sul rock che a una conferenza stampa. "Si lo so parlo troppo, credo di aver speso 25 minuti solo per la prima risposta" commenta con il suo sorriso. "Non mi sono mai impegnato in politica, credo sia una reazione al fatto che mio padre era Repubblicano. È stato prima un giornalista e poi speech writer per i politici. Le mie canzoni non nascono come brani politici ma sono consapevole che ciascuno è libero di interpretare i brani come crede - spiega - Suonare 'Times Like These' per celebrare l'insediamento di Biden è chiaro che avesse un significato. Penso anche che nessuno in America sia rimasto sorpreso dall'assalto a Capitol Hill e al Congresso. È stato solo l'atto finale di una lunga deriva catastrofica, come se fosse stata tolta la benda da una ferita. Ora siamo in una situazione tragica ma non penso sia senza speranza". L'Italia: "ho un rapporto lunghissimo con il vostro Paese. Ci sono venuto la prima volta quando avevo 18 anni e suonavo negli Scream, una band punk. Ho suonato a Roma al Forte Prenestino e a Milano al Leoncavallo, ma anche in altre città. E in Italia ci sono amici ai quali sono legato da quei giorni". Un Paese dove il 12 giugno i Foo Fighters sono attesi da un concerto a Milano.