Elisa: "La libertà delle canzoni è la mia reazione"

19.02.2022

Una libera strada alla musica, per reagire e 'contrattaccare', tornare al futuro e guardare al mondo, aggiustando casomai la mira, di tanto in tanto. È un percorso che va in tutte le direzioni della creatività in note, quello scelto da Elisa per il suo ritorno in scena con il nuovo album, doppio, tra italiano e inglese, 'Ritorno al futuro/Back to the future'. Un foglio bianco con il nome di Elisa al centro e un'infinità di frecce, che da lì partono e rimandano a tutte le direzioni: vanno avanti e strizzano l'occhio a quello che è rimasto indietro. E poi cantando anche con Jovanotti, Elodie, Rkomi, Giorgia e Rochelle. Tante anime, per un solo album, anzi due. "Nessuna di queste anime è stata mai messa nell'angolino - ha raccontato la voce di Monfalcone - ma ci sono stati momenti, fino ad oggi, in cui prediligerne una piuttosto che un'altra. Spesso ho scelto per i miei lavori una fotografia che ormai avevo in testa, a favore di album che andasse in una direzione lineare. A volte ho cercato di plasmare un pensiero artistico e incanalarlo, per evitare che mi portasse altrove. Questa volta, invece, la scelta a monte era proprio quella di abbracciare tutti gli istinti e le direzioni diverse che sarebbero arrivate. Sono stata rigida solo sulla qualità della canzone. Per il resto, a briglia sciolta". Tante anime, quelle di Elisa, che torneranno anche in tour, con un progetto speciale che sarà annunciato a breve e con tematica ambientale. Venticinque, le tracce (più due nella versione digitale dell'album), tutte inedite e interpretate in una moltitudine di mondi sonori che vanno dai brani a più voci alle partecipazioni di colleghi (si veda al capitolo Calcutta, Venerus e tanti altri), passando per le produzioni più diverse e un album votato alla collettività, in tempi di pandemia e isolamenti. "Ho cercato di far somigliare l'album più ad una playlist che ad un disco concept - ha detto Elisa - perché dopo i due anni che abbiamo passato, quello di fare un lavoro di 'sfogo', estroverso, era una necessità. Questo è il mio album di reazione a tutto quello che abbiamo vissuto. Ad una situazione straordinaria dovevo rispondere con una reazione di pari impatto, per la quale mi sono sforzata al cubo". Stessa libertà, alla produzione (Shablo, Dardust, Mace, Stevie Aiello e tanti altri). "Nemmeno qui mi sono data limiti - ha spiegato Elisa - andando fino in fondo nella scelta di tutti questi generi. Una volta individuate le strade, non potevo dare limiti. Ne sarebbe uscito un esperimento monco". Al centro di tutto, temi importanti ai quali le frecce di cui sopra, alla fine del viaggio, riconducono. Fotografie del mondo attorno ad Elisa e attorno a tutti: l'ambiente e la necessità di cambiamenti radicali per preservarlo, il desiderio di un mondo meno frenetico e "l'esigenza di una rivoluzione umana guidata da valori non materiali". Un doppio album lasciato libero di andare, scolasticamente montessoriano, per apprendere sperimentando attraverso strade nuove, scottarsi magari un po', ma imparare.