Fedez: "Oltre 200 mila firme in 24 ore per il bonus psicologo"

06.11.2023

La petizione lanciata il 3 novembre da Fedez per difendere il Bonus Psicologo, un "sostegno vitale" per coloro che affrontano disturbi mentali e che, per ragioni finanziarie, non possono permettersi le necessarie sedute di psicoterapia, ha raccolto oltre 200 mila firme in meno di 24 ore. Numerose le condivisioni sui social a sostegno dell'iniziativa. Fedez ha annunciato che la petizione avrà un seguito concreto e ha promesso di richiedere un incontro con il ministro per discutere della questione. "Nel 2021 - ricorda una nota diffusa dall'artista - il governo Draghi aveva allocato 25 milioni di euro per il programma del Bonus Psicologo, riconoscendo l'importanza cruciale di sostenere la salute mentale nella società. Tuttavia, il governo Meloni ha drasticamente ridotto questi fondi a 5 milioni per l'anno in corso e a 8 milioni per il 2024, mettendo a rischio il sostegno necessario per chi ne ha urgente bisogno". In Italia il 20% della Generazione Z soffre di disturbi mentali, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani dai 15 ai 25 anni a livello globale. L'Istat ha confermato che nel 2021, oltre 220 mila giovani, il 6,2% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni, viveva in condizioni di cattiva salute mentale e insoddisfazione. Eppure ci sono solo 2,8 psicologi ogni 100 mila abitanti negli ospedali e nei consultori, mentre l'Istituto Superiore di Sanità indica la necessità di almeno 1 psicologo ogni 1000 abitanti. L'Italia investe appena 60 euro per cittadino nella salute mentale, tra gli ultimi Paesi in Europa. Per il Bonus Psicologo - si sottolinea - il 99% delle richieste ha risposto ai criteri di ammissibilità, secondo il rapporto annuale 2023 dell'Inps. Tuttavia solo il 10,5% è stato finanziato, circa 41.600 domande, a causa della drastica riduzione dei fondi disponibili. I sostenitori della petizione chiedono al governo di varare urgentemente i decreti attuativi per il Bonus Psicologo, insieme a un impegno a stanziare fondi adeguati per la salute mentale. Il mancato varo di questi decreti nei prossimi due mesi rischia di vanificare l'intera operazione, facendo confluire i fondi previsti nel bilancio generale dello Stato.