Gianmarco Mazzi: "Il coprifuoco è una sentenza di morte per gli spettacoli."

22.04.2021

"Se non sarà prevista una deroga, il coprifuoco alle 22 come stabilito dal governo è una sentenza di morte per il mondo dello spettacolo dal vivo. È una decisione illogica, abbiano allora il coraggio di dirci che le arene devono rimanere chiuse". Non usa mezzi termini Gianmarco Mazzi, amministratore e direttore artistico dell'Arena di Verona, dopo la decisione di confermare per ora l'orario del coprifuoco e il limite di mille persone. L'Arena aveva annunciato nei giorni scorsi di essere pronta a ripartire in sicurezza fino a 6mila presenze. "Non hanno riflettuto, spero ci rimettano mano e testa. Stavolta non rimarremo in silenzio". "Faccio una proposta: che il biglietto di un concerto, con data, nominativo, orario di inizio e di fine dell'evento possa valere come autocertificazione per tornare a casa dopo la fine dello spettacolo - aggiunge Mazzi -. Se vogliamo far riprendere il settore dobbiamo trovare il modo di lavorare". Per l'ad, "non c'è base logica, non c'è stato approfondimento da parte dei tecnici". Il primo evento previsto all'Arena è il concerto-evento de Il Volo, omaggio a Ennio Morricone, il 5 giugno, che andrà in diretta tv e da cui sarà estratto anche uno speciale di 60 minuti per l'americana Pbs. "Se non sarà possibile farlo in presenza, lo faremo comunque, ma sarà l'immagine giusta da mostrare al mondo? E non staremo in silenzio: se sarà necessario, io, il sindaco di Verona e magari anche Il Volo, ci incateneremo, come mi invitava a fare Dario Fo per far valere le proprie ragioni", minaccia Mazzi.