Giorno della Memoria, S. Cecilia: musica e parole per ricordare. Online 'La vita è bella' di Piovani

26.01.2021

Musica e parole per toccare con l'ascolto il dramma della Shoah e non dimenticare. L'Accademia Nazionale di Santa Cecilia partecipa alle iniziative per la Giornata della memoria offrendo on line tre occasioni di riflessione sull'orrore dei campi di concentramento e sullo sterminio degli ebrei messo in atto dal nazismo. Sul suo sito il 27 gennaio sarà disponibile il Coro di Voci bianche dell'Accademia in ''Beautiful that way'', il tema principale composto da Nicola Piovani per la colonna sonora del film di Roberto Benigni ''La vita è bella''. Il secondo link propone l'audiolibro per ragazzi Il segreto di Isabella (collana I Gusci, Accademia Nazionale di Santa Cecilia in co-edizione con Edizioni Curci, 2019) nel quale Lia Levi - vincitrice del Premio Strega Giovani 2018 - racconta le vicende della guerra e del primo dopoguerra attraverso lo sguardo leggero di tre ragazzine che si affacciano alla vita con l'entusiasmo della loro età. Il racconto - voce narrante Monica Demurru - è una finestra sulla cultura ebraica e in particolare sulla musica klezmer, genere musicale degli ebrei aschenaziti dell'Europa dell'Est che con le loro musiche accompagnavano balli e rappresentazioni per matrimoni e altre celebrazioni. Le musiche originali di Gabriele Coen sono eseguite dall'autore al clarinetto e da Gianluca Casadei alla fisarmonica. Un altro link dà accesso all'ascolto di Quatuor pour la fin du temps di Olivier Messiaen, scritto tra il maggio e il luglio del 1940 quando l'autore era prigioniero dei tedeschi, dapprima nel campo di Nancy e in seguito a Stalag VIII-A vicino a Görlitz. Qui il quartetto venne eseguito per la prima volta il 15 gennaio 1941, con lo stesso Messiaen al pianoforte, di fronte a 500 deportati. Nella versione sul sito di S.Cecilia suonano le prime parti dell'Orchestra di Santa Cecilia, Carlo Maria Parazzoli (violino), Gabriele Geminiani (violoncello), Alessandro Carbonare (clarinetto), accompagnati da Andrea Dindo al pianoforte. La voce narrante è di Sandro Cappelletto che per gli 80 anni dalla prima esecuzione ha pubblicato un volume (Görlitz Stalag VIII A - 15 gennaio 1941, ed. Colophon, grafica Mimmo Paladino), con una testimonianza di Liliana Segre.