Il Barbiere hollywoodiano conquista Caracalla

09.08.2022

Figaro conquista Caracalla. Grandi applausi hanno scandito ieri sera ogni scena del capolavoro rossiniano messo in scena come uno spettacolo hollywoodiano degli Anni Venti da Lorenzo Mariani, ultimo titolo della stagione estiva del Teatro dell'Opera di Roma. Il Barbiere di Siviglia è tornato nell'allestimento proposto con successo dal regista nel 2014 con il direttore d'orchestra Stefano Montanari. L'opera buffa, replicata nel 2016, è stata eseguita in piena emergenza Covid nel 2020 al Circo Massimo in forma di concerto sempre con Montanari, tornato sul podio anche in questa occasione. Il tributo finale del pubblico ha premiato tutti i protagonisti, dal baritono austriaco Markus Werba nel ruolo del titolo - e già apprezzato in Mass di Leonard Bernstein che ha aperto la serie di spettacoli estivi -; a Cecilia Molinari, brillante Rosina; René Barbera nei panni del Conte d'Almaviva; Marco Filippo Romano (Don Bartolo), Alex Esposito (Don Basilio), Francesca Benitez (Berta) e Davide Giangregorio (Fiorello). A indicare il riferimento agli anni d'oro del cinema muto e ai musical di Hollywood i due grandi spezzoni di pellicola ai lati del palcoscenico. Poi sullo sfondo le enormi lettere luminose della scritta sulla collina del quartiere di Los Angeles che accompagnano l'intera vicenda. Il successo di pubblico riscosso fin dalla prima rappresentazione pur tra le riserve della critica, non ha subito cedimenti. Mariani ha detto di aver puntato a unire ''la sublime architettura di musica, sentimenti e azioni'' del capolavoro del compositore pesarese con la meraviglia delle Terme di Caracalla, e la sua lettura frizzante e a ritmo serrato dell'opera più famosa di Rossini continua a divertire gli spettatori, tra manganellate e inseguimenti degli agenti di polizia, balletti patinati, scene corali in costume da bagno, torte in faccia verso il lieto fine degli innamorati su una torta gigantesca che si alza verso il cielo, tra le luci e una pioggia di lustrini dorati. Applausi anche alle coreografie di Luciano Cannito, alle scene di William Orlandi, ai costumi di Silvia Aymonino, alle luci di Linus Fellbom. Tre le repliche il 5, 7 e 9 agosto.