La protagonista di oggi: intervista con Anna Dari. Le sue composizioni in bilico fra minimal, jazz e musica classica.

02.10.2021

La nostra protagonista di oggi è la compositrice e pianista Anna Dari. "Oltre la nebbia" è il suo nuovo album.

Volevo a tutti i costi superare i miei limiti e sopratutto diventare una brava pianista. Ogni volta che dopo mesi e mesi di studio riuscivo a suonare un brano di musica classica importante era come aver conquistato una piccola vetta, dopo quella ce n'era subito un'altra ad aspettarmi.

Come e quando nasce la tua passione per la musica?

La mia passione per la musica nasce da bambina: a scuola, a casa quando ero ammalata e per passare il tempo cantavo da sola nel letto; poi con la danza classica dall'età di 6 anni fino a quando a dieci anni, dovendo lasciare la danza per problemi alla schiena, mia madre mi chiese se avessi voluto iniziare a studiare il pianoforte che tra l'altro già avevo iniziato ad apprezzare perché utilizzato durante le lezioni di danza.


E' stato facile seguire questa passione per te, o hai avuto difficoltà? Se si quali?

Non è stato facile ma bellissimo. Ha comportato immensi sacrifici da giovane dover portare avanti 2 scuole dopo la terza media: istituto Magistrale e Conservatorio. La giovinezza passata sui libri e sopratutto sul pianoforte ma la passione era talmente grande che mi spingeva ad andare avanti anche se con grandi rinunce e sacrifici. Volevo a tutti i costi superare i miei limiti e sopratutto diventare una brava pianista. Ogni volta che dopo mesi e mesi di studio riuscivo a suonare un brano di musica classica importante era come aver conquistato una piccola vetta, dopo quella ce n'era subito un'altra ad aspettarmi. Ero cosciente di non avere le doti tecniche di una grande pianista, da 10 e lode intendo, eppure ogni volta che suonavo per qualcuno le persone si emozionavano e questo mi spingeva ad andare avanti e a non mollare perché per me suonare era.....vitale.

Quando iniziai a comporre i primi anni non avevo dei modelli in testa a cui ispirarmi in modo conscio. Tutto veniva fuori in modo naturale e fluido attingendo evidentemente al patrimonio musicale che avevo assorbito negli anni.

Come potresti descrivere il tuo modo di comporre?

Il mio modo di comporre è......un po' folle...come me!! E' un modo di comporre mentale. Dal primo giorno in cui iniziai a comporre nel 2007 tutto si crea in testa davanti al pianoforte. Parto con una cellula melodica di poche battute e da lì, giorno dopo giorno costruisco l'intera composizione a blocchi, come un puzzle, memorizzando tutto in testa fin che dopo una settimana, un mese, sei mesi, un anno, o più, giungo al termine. Dopo di che di solito vado in studio a suonare il brano per stampare attraverso il computer, la partitura. La prendo e la metto nel cassetto dove lì resta senza mai essere tirata fuori. Purtroppo questo comporta che alcuni brani negli anni li ho dimenticati. Ma da quando ho iniziato a comporre improvvisando mi è venuto il rifiuto dello spartito, è più forte di me, non riesco a usarlo.


Quali sono i tuoi musicisti di riferimento?

Quando iniziai a comporre i primi anni non avevo dei modelli in testa a cui ispirarmi in modo conscio. Tutto veniva fuori in modo naturale e fluido attingendo evidentemente al patrimonio musicale che avevo assorbito negli anni. Un paio di composizioni classiche hanno sicuramente l'impronta di Chopin mi hanno detto, di Brahms e Debussy. Nelle composizioni in chiave blues/jazz nessun riferimento preciso fin quando tra il 2010 e il 2012 conobbi Bill Evans prima e Keith Jarrett dopo. Al primo mi sono umilmente ispirata per comporre il brano "L'amore nel silenzio della propria anima" non ancora pubblicato. Il secondo resta un mito irraggiungibile.


Di recente è uscito il tuo nuovo album puoi parlacene un po'?

"Oltre la nebbia " è il primo album che ho pubblicato il mese scorso anche se in realtà avrebbe dovuto essere preceduto da altri due album con tutte le composizioni precedenti al 2017/2021, ma strani giochi del destino me l'hanno impedito. In "Oltre la nebbia" ci sono 4 anni della mia vita in musica, a partire dal brano Assolo composto insieme a "Sognando il mare", nell'estate 2017 durante una bruttissima crisi depressiva e dopo due anni e mezzo di silenzio compositivo. "Assolo" ha rappresentato uno spartiacque restituendomi alla vita e alla musica cambiando anche il mio modo di comporre, ancora più intimo e sopratutto minimale. "Oltre la nebbia" è diventata per me una metafora di vita da quando 2 anni fa composi la melodia di base ispirata a un quadro che rappresenta la Sacra di San Michele nella nebbia. In quel dipinto avevo visto un messaggio di vita importante ovvero la capacità di andare sempre oltre l'apparenza, oltre la paura, oltre i nostri limiti, oltre il muro di nebbia che troppe volte avvolge le nostre piccole affannate vite nascondendoci la Bellezza che c'è intorno a noi e sopra di noi. Così trasformai quel quadro in una poesia e subito dopo in un brano musicale pianistico. A distanza di un anno, il 13 dicembre 2020 l'iniziale melodia pianistica si trasformò nel brano arrangiato che potete ascoltare nell'album: "Oltre la nebbia la luce", dedicato ai miei genitori morti entrambi in quei giorni per covid. Nel giorno di Santa Lucia, nome di mia madre, moriva mio padre alle 2 del mattino, dopo poche ore mi misi al pianoforte e come un fiume in piena, venne fuori tutto il resto del brano. Da lì il desiderio, in ricordo di mia madre che tanto amava la musica e me, di racchiudere i brani degli ultimi 4 anni in un album e finalmente pubblicare la mia musica come lei tanto desiderava: "il mondo deve conoscere la tua musica" mi diceva con infinito amore.

Il potere creativo della mente è quanto di più prezioso possediamo di noi stessi. A me ha salvato la vita.

Cosa ne pensi dell'ispirazione e come vivi il tuo rapporto con la creatività?

Il potere creativo della mente è quanto di più prezioso possediamo di noi stessi. A me ha salvato la vita. Combatto il tunnel del Male Oscuro: la Depressione, da più di 20 anni, e quando nel 2007 improvvisamente e misteriosamente mi sono avvicinata al pianoforte per trasformare il mio buio e il mio dolore in musica ho scoperto il grande valore terapeutico e catartico della creazione artistica. Ho scritto anche un libro su questo come testimonianza: "Prigioniera Libera 2.0".


Cosa pensi del panorama musicale di oggi?

Penso che se parliamo di musica strumentale il panorama musicale ci offre da tanti anni un ventaglio sempre più ampio e diversificato da gustare e apprezzare. Mai come in questi ultimi 10 anni vediamo spuntare ovunque nel mondo talenti eccezionali di tutte le età. Mentre per quanto riguarda il panorama della musica cantata......beh lì, se parliamo di repertorio italiano, c'è un forte appiattimento creativo quando addirittura non si arriva a livelli purtroppo proprio bassi.


Quali sono i tuoi progetti futuri?

Progetti futuri: pubblicare i brani composti precedentemente al 2017. Riprendere i concerti dal vivo e realizzare il sogno di andare a suonare all'Estero, in particolare Svizzera e Francia. Dalla Francia sono proprio stata contattata in questi giorni per andare a suonare a Metz a novembre 2022, spero tanto ciò si realizzi davvero. E per la Svizzera ci stiamo lavorando. Un passetto per volta, voglio realizzare i miei piccoli grandi sogni in memoria della mia amatissima mamma che tanto credeva in me e tanto amava la musica. Infine continuare a scrivere e creare, creare, creare in musica, scrittura e pittura, tempo permettendo.....sempre tiranno purtroppo. Il mio più grande sogno.......poter vivere anche della mia musica, ridurre l'impegno a scuola che da sempre mi permette di vivere e dedicare molto più tempo ai miei progetti creativi.

BIO ARTISTA

Anna Dari inizia fin da piccola lo studio del pianoforte fino a diplomarsi presso il Conservatorio di musica "A.Vivaldi" di Alessandria nel 1986. Docente di scuola primaria e di musica nelle scuole secondarie di primo grado, fin dall'adolescenza affianca la scrittura poetica alla musica che segneranno entrambe il suo risveglio spirituale nel 2007/2008 dopo lunghi anni di silenzio artistico. Riceve importanti riconoscimenti anche con le poesie "Madre mia", "Preghiera di un atomo ateo", "Briciole d'Infinito", " Le voci dei bambini", "Vorrei disperderti nel vento". A Gennaio 2020 riceve il Primo Premio per la sezione Musica del Concorso Salvatore Quasimodo con il brano pianistico "Assolo" e a novembre 2020 partecipa al Concorso CET/Mogol con il testo "L'equazione naturale" che viene selezionato come finalista e inserito nell'Antologia dei testi più rappresentativi. A maggio 2021 il Secondo Premio per il brano "Oltre la nebbia la luce" suggestiva trasposizione in musica dell'opera pittorica "La Sacra di San Michele nella nebbia " dell'artista Michele Langella. Nell'album "Oltre la nebbia" Anna Dari raccoglie e pubblica le migliori composizioni dall'estate 2017 ad oggi che rappresentano, a partire dal brano Assolo, un nuovo percorso compositivo, più intimo e minimale, oltre che fortemente suggestivo. Pennellate di vita e poesia in musica, così si potrebbero definire le composizioni pianistiche e arrangiate di Anna Dari sempre pronta ad accogliere nuovi stimoli e nuove suggestioni di vita e di arte.