Il protagonista di oggi: intervista con Paolo Morese. Il suo ultimo disco è "Arktikos", trasposizione in musica di paesaggi nordici fra sonorità ambient e minimalistiche.

04.11.2021

Il nostro protagonista di oggi è il compositore e pianista salernitano Paolo Morese.

Ero incuriosito e attratto dalle potenzialità che aveva la musica e ho cercato di comprenderla sempre più a fondo ed in maniera totale.

Come e quando nasce la tua passione per la musica?

Da ragazzino, il tutto è nato quando ho iniziato a scoprire questo mondo nell'ora di educazione musicale alle scuole medie, da li è iniziato tutto. Ero incuriosito e attratto dalle potenzialità che aveva la musica e ho cercato di comprenderla sempre più a fondo ed in maniera totale.

E' stato facile seguire questa passione per te, o hai avuto difficoltà? Se si quali?

Bah, tutto sommato è stato facile soprattutto perché i miei genitori mi hanno aiutato molto, altrimenti senza non so come avrei fatto.

Traggo ispirazione da tante cose, mi basta un tema, un immagine, un evento che mi dia la possibilità di interpretarlo sotto una nuova lettura.

Come potresti descrivere il tuo modo di comporre?

Traggo ispirazione da tante cose, mi basta un tema, un immagine, un evento che mi dia la possibilità di interpretarlo sotto una nuova lettura. Ma traggo idee e ispirazione anche dalla musica stessa, ascoltando altra musica, anche quello è un forte stimolo che mi da nel comporre. Ma a volte le difficoltà nascono quando cerco di non essere scontato nel comporre qualcosa, cerco di essere quanto più originale, particolare. E lì che ho problemi con lo scrivere musica, rimugino sempre sulle idee, perché quando ho un tema ho un'idea compositiva per me deve essere trattata e sviluppata nel migliore dei modi, cerco di non buttarla li ma di sviscerarla e di farla sentire con tutta la sua forza, questo è il mio tratto distintivo del comporre.

Quali sono i tuoi musicisti di riferimento?

Arvo part, Ólafur Arnalds, Glass, ma ultimamente anche Max Richter.


Di recente è uscito il tuo nuovo album "Arktikos" puoi parlacene un po'?

L'album nasce semplicemente dal trasporre in musica un paesaggio, un paesaggio del nord, freddo, gelido, dove ci sono pochi elementi ghiaccio, bianco, mare, tutto qui. È una sorta di eremo. Tutto cosi minimale come la musica che ho cercato di comporre. In più c'è anche una metafora, il ghiaccio rappresenta l'impermanenza della nostra esistenza. Tutto ciò è stata una forte idea evocativa per creare qualcosa che si ispirasse a ciò attraverso i suoni. In ultimo spero che questo album sia anche un monito a salvaguardare questi luoghi, attraverso una sensibilità maggiore che dovremmo avere verso la natura!

Mi ispira tutto ciò che mi circonda, dalla natura, alla musica sacra, ai sentimenti ... probabilmente li uso solo come pretesto, il mio bisogno è sempre di creare qualcosa di nuovo di cimentarmi nella creatività, nella composizione, e trovo quello che mi circonda solo un pretesto per lavorare in una direzione, o dare forma a questo mio bisogno istintivo di scrivere.

Cosa ne pensi dell'ispirazione e come vivi il tuo rapporto con la "musa ispiratrice", ovvero c'è qualcosa che ti ispira in particolare?

Mi ispira tutto ciò che mi circonda, dalla natura, alla musica sacra, ai sentimenti ... probabilmente li uso solo come pretesto, il mio bisogno è sempre di creare qualcosa di nuovo di cimentarmi nella creatività, nella composizione, e trovo quello che mi circonda solo un pretesto per lavorare in una direzione, o dare forma a questo mio bisogno istintivo di scrivere. Penso che tale bisogno di creare, è insito in tutti noi chi più chi meno. È qualcosa che ha a che fare con il trascendente probabilmente. Non a caso il vecchio testamento si apre proprio con la Creazione, e penso che qualcosina di dio, del dio creatore, è impiantato anche in noi!


Cosa pensi del panorama musicale di oggi? 


Penso che oggi è difficile scrivere musica, lo era anche ieri, ma oggi forse di più. Forse perché c'è troppo, tutti fanno musica e si è creato un mercato immenso. Ma al di la di questo, cerco di non preoccuparmi ne Mi interesso molto del panorama musicale, Mi chiudo semplicemente nel mio mondo musicale, e di dare sfogo semplicemente a questo mio bisogno e passione. La musica la si deve fare prima per se, poi se c'è tempo e possibilità anche per gli altri.


Quali sono i tuoi progetti futuri? 


Il futuro ci riserva sempre tante sorprese, vivo molto alla giornata, non so cosa potrebbe succedere domani, da un punto di vista di progetti futuri. Ho l'intenzione di lavorare sicuramente anche con l'elettronica e o di fare qualche lavoro di musica sacra/corale perché no, le idee ci sono e non mancano!