L'Ensemble Zipangu fra le musiche dell'Oceania e dell'Asia

01.12.2022

L'appuntamento conclusivo della VII edizione di MICO - Bologna Modern, il Festival per le musiche contemporanee realizzato da Musica Insieme (1 dicembre alle 20.30 all'Oratorio di San Filippo Neri) sarà dedicato alla scoperta delle musiche fra Oceania e Asia proposte dall'Ensemble Zipangu, formato dagli archi del Teatro Comunale di Bologna e diretto da Fabio Sperandio. L'Ensemble trae appunto il proprio nome dalla terra del Sol Levante, ispirandosi all'omonimo pezzo di Claude Vivier, che ricalca la denominazione data al Giappone, Gipangu, da Marco Polo nel suo Milione. L'ensemble di Fabio Sperandio proporrà un repertorio ricco di suggestioni con tre importanti prime esecuzioni italiane: la Sonata per archi N. 3 di Peter Sculthorpe, Birrung di George Lentz da Mysterium per 11 archi e il Concerto di Tan Dun per orchestra d'archi e gu-zheng, tipico strumento a corde cinese che sarà affidato a Xu Fengxia, brillante interprete già ospite regolare di numerosi ensemble internazionali. A concludere il concerto sarà proprio Zipangu, del compositore canadese Claude Vivier, scritto nel 1980 ispirandosi al tradizionale teatro giapponese, il kabuki, ed intriso di echi di sonorità nipponiche, ma anche di elementi della musica carnatica dell'India meridionale. A coronare la ricognizione musicale dei luoghi e delle genti del mondo di questa edizione di Bologna Modern, aprirà la serata la breve installazione "Il suono della lingua di Mariateresa Sartori", lavoro già apprezzato da Umberto Eco e ospitato all'Auditorium Parco della Musica di Roma e a Radio3 Rai, che riunisce 11 testi poetici in altrettante lingue, a cui è stato sottratto il significato per concentrarsi sul suono, il ritmo e la melodia. L'opera verrà presentata al pubblico dalla stessa autrice.