È morta Milva, aveva 81 anni. La camera ardente sarà allestita nel foyer del Piccolo Teatro Strehler. Funerale  in forma privata 

24.04.2021

Addio alla pantera di Goro. Milva, all'anagrafe Ilvia Maria Biolcati, si è spenta a 81 anni nella sua casa di via Serbelloni a Milano in cui viveva con la figlia Martina e la segretaria Edith. Era malata da tempo. Nata a Goro il 17 luglio 1939, aveva annunciato il suo ritiro dalle scene ormai più di 10 anni fa, dopo una carriera piena di successi e collaborazioni importanti, da Battiato a Giorgio Strehler.Interprete versatile, le sue canzoni hanno fatto il giro del mondo e nel corso degli anni Milva ha cantato e recitato in 9 lingue diverse. 15 volte al Festival di Sanremo, l'ultima nel 2007 con The Show Must Go On. Nel 2010 aveva pubblicato il terzo album scritto e prodotto per lei da Franco Battiato, Non conosco nessun Patrizio. Nella sua lunga carriera c'è stato di tutto: dal teatro alla musica di Ennio Morricone, di Astor Piazzolla, alle canzoni dei compositori greci, francesi, tedeschi. Un percorso internazionale ricco di premi e onorificenze, tra cui le nomine come Ufficiale dell'Ordre des arts et des lettres (Parigi, 1995), Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania (Berlino, 2006), Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Roma, 2 giugno 2007) e Cavaliere della Legion d'onore della Repubblica Francese (Parigi, 2009). A renderle omaggio anche il Ministro Dario Franceschini: «Una grande italiana, un'artista che, partita dalla sua amata terra, ha calcato i palcoscenici internazionali, rendendo globale il suo successo e portando alto il nome del suo Paese. Addio alla pantera di Goro». Sarà allestita nel foyer del Piccolo Teatro Strehler, martedì 27 aprile, dalle 9:30 alle 13:30, la camera ardente per Milva. I funerali seguiranno in forma strettamente privata. Lo comunica il Piccolo. "Oggi - dice il direttore Claudio Longhi - ci ha lasciato Milva, uno strappo doloroso per il Piccolo Teatro di Milano e per la sua memoria. La sua voce indimenticabile, inconfondibile, luminosa e incisiva come il soprannome che indossava con eleganza, ha tracciato un capitolo importante della storia della musica e del teatro italiano, colorandolo del rosso della sua chioma e della sua incandescente personalità".