Per Noel Gallagher il paragone tra gli Oasis e i Beatles era “imbarazzante”

18.11.2021

Noel Gallagher ha assistito all'anteprima del documentario sui Beatles, "Get Back" del regista Peter Jackson, e ha detto la sua circa il quartetto di Liverpool, spendendo parole di elogio sulla band che lui reputa la più influente della storia della musica. Senza se e senza ma. L'evento si è tenuto il 16 novembre 2021, in anteprima mondiale. Il film sarà disponibile su Disney+ dal 25 novembre, visibile anche su Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick. Alla presentazione hanno presenziato moltissimi musicisti, tra cui Paul McCartney (poteva mancare lui? Certo che no), Elvis Costello, Gary Kemp degli Spandau Ballet, Mick Hucknall dei Simply Red e il chitarrista Jamie Cook degli Arctic Monkeys. Noel Gallagher è intervenuto nel dibattito, parlando dell'enorme importanza che il gruppo composto da John Lennon, Paul McCartney & Co. ha avuto per le sette note in generale e per la sua musica in particolare, anche. Senza tralasciare una postilla relativa al paragone che più volte - specialmente agli inizi della rosea carriera degli Oasis - ha visto accostare questi ultimi ai Beatles. Paragone che lui stesso ha sempre aspramente criticato, definendolo anche stavolta come "imbarazzante". "Quando gli Oasis hanno iniziato, eravamo già così grandi da venire paragonati ai Beatles per dimensioni e musicalmente, in modo imbarazzante, rispetto a loro. Era imbarazzante perché non eravamo bravi come loro", ha dichiarato il maggiore dei fratelli musicali tra i più famosi di sempre, i Gallagher. Noel Gallagher si è espresso sui Fab Four dicendo senza mezzi termini che si tratta della band più influente della storia della musica. "Hanno sicuramente le canzoni migliori… a mani basse, senza fatica. Nella mia collezione di dischi hanno di gran lunga i brani migliori. Hanno influenzato tutti quelli che poi hanno influenzato gli altri, che a loro volta hanno influenzato tutti quelli che andavano e venivano. La loro influenza è assoluta. Non conosco un solo ragazzo che suoni la chitarra o scriva canzoni che non citerebbero i Beatles come influenza", ha dichiarato il chitarrista, come riporta il sito della britannica Radio X. E ha aggiunto anche: "Significano tutto per me". Insomma, parole che vanno a favore dei Fab Four nel match che recentemente si sta giocando, quello tra Beatles e Rolling Stones (avete notato come ultimamente Mick Jagger e soci stanno subendo le critiche dei colleghi? Da Paul McCartney che li definisce una "cover blues band" a Roger Daltrey degli Who che gli dà addirittura della "pub band mediocre"). Noel Gallagher quindi si unisce al coro già molto folto di chi idolatra il celeberrimo gruppo, omaggiandolo con grande rispetto. Una dichiarazione, quella relativa al paragone "imbarazzante", ben diversa da quella che invece ha espresso suo fratello qualche anno fa… "Con gli Oasis in tre anni abbiamo fatto quello che loro hanno fatto in otto", aveva affermato Liam Gallagher in un'intervista a Mat Whitecross, regista del documentario sulla band intitolato Supersonic e uscito nel 2016. Un livello di modestia un tantino differente tra i due fratelli, insomma… Di recente, durante un'intervista rilasciata a Matt Morgan per il suo podcast, Noel Gallagher si è aperto su un'altra questione "scottante" riguardo gli Oasis, ben più scottante del paragone con i Beatles. Ha parlato dello scioglimento della band, ammettendo le proprie responsabilità circa la rottura culminata nella lite con il fratello Liam, il 28 agosto del 2009 nel backstage del Rock en Seine di Parigi. "Liam ci diede un sacco di vestiti, non solo a me, a tutta la band. Io mi recai direttamente in un negozio di beneficenza e lasciai tutto sulla soglia dello shop. Liam andò fuori di testa, mi disse: 'Se non li volevi, avresti dovuto semplicemente dirlo, c***o'. I vestiti erano sui manichini di un negozio di Barnardo's un mese prima del lancio del marchio. Arrivando al dunque, quello è stato l'inizio della fine", queste le parole del fratello maggiore dell'ex frontman degli Oasis. Quest'ultimo era prossimo a lanciare sul mercato il suo marchio fashion Pretty Green, acquisito nel 2019 da JD Sports. Con quella mossa, suo fratello gli rovinò non poco la sorpresa.