Pianoforte e algoritmi, a Roma il respiro di Simon Ghraichy

09.11.2023

Pianoforte classico e live computer, tradizione e algoritmi per note ''create'' dal respiro del musicista. Santa Cecilia offre un assaggio di futuro prossimo con il recital del pianista francese Simon Graichy, 38 anni, considerato un fuoriclasse del virtuosismo. Il suo recital Augmented piano, il 7 novembre alle 20:30 all'Auditorium Parco della Musica, a Roma, in collaborazione con Romaeuropa Festival, crea un ponte tra il repertorio classico come il Preludio e Fuga BWV 543 di Bach e la Sonata in si minore di Liszt e quello contemporaneo, rappresentato dalla Sonata per piano e live computer di Jacopo Baboni Schilingi, commissionata dall'Accademia di Santa Cecilia e in prima esecuzione assoluta, mostrando come aumentare le possibilità espressive del pianoforte con l'elettronica. Ghraichy e Baboni Schilingi da diversi anni formano un duo che studia e alimenta il rapporto uomo/macchina e le possibili relazioni tra l'intelligenza umana, razionale ed emotiva, gli algoritmi informatici dell'intelligenza artificiale. Alla fine di ogni brano in programma, il pianista toccherà un piccolo sensore di respirazione myAir - che recupera in tempo reale tutti i dati fisiologici della respirazione - appoggiato al pianoforte che farà partire la registrazione di un interludio composto e registrato nel quale il finale della composizione appena terminata si trasforma, in qualche secondo, nell'inizio della composizione successiva. Il pianista "occuperà" così il silenzio che in genere segue ogni composizione con questi interludi preparandosi ad attaccare il brano successivo. Anche nella Sonata di Baboni Schilingi questi sensori creano un dialogo interattivo tra pianoforte e computer, visibile grazie a un video proiettato su un grande schermo e che si genera in tempo reale seguendo la respirazione del pianista. "Grazie a questa tecnologia del respiro - ha spiegato il compositore - la Sonata crea un'ambivalenza creativa. È, nella sua fase generativa con i suoni prodotti dal computer, un lavoro 'pensato' e, nella sua fase interattiva, un lavoro vissuto attraverso la respirazione del pianista".