Salento All Stars: dal 2 febbraio il nuovo album “L’era Del Cigno Bianco”

02.02.2021

Martedì 2 febbraio è il giorno dell'uscita del nuovo album del collettivo Salento All Stars L'era del cigno bianco. Si tratta di un progetto prodotto da Gate19 con il sostegno di Puglia Sounds, che arriva a sei anni di distanza dal precedente lavoro. L'era Del Cigno Bianco, denso di contenuti e di partecipazioni importanti, rappresenta un'evoluzione dello stile della band salentina che pur non dimenticando le proprie radici si apre a nuove sonorità. L'album prende il titolo dalla traccia numero quattro che, scritta in pieno lockdown, fotografa la primavera 2020 di un'Italia spaventata ma speranzosa di rialzarsi. Dieci tracce dove spiccano le partecipazioni di numerosi musicisti salentini e non solo: da Michele Riondino & Revolving Bridge a Mama Marjas, da Papa Ricky a O'Zulù dei 99 Posse, passando per Erica Mou, Cristiana Verardo e Magnitudo12L'Era del cigno bianco è, per i Salento All Stars, il ritorno ad una "nuova normalità" dove avremo imparato (si spera) a godere delle piccole e grandi cose che fino a ora consideravamo scontate e insignificanti; un mondo che ci veda migliori e più consapevoli della fragilità dell'Uomo e del pianeta Terra. Il disco è stato scritto in piena pandemia, fra il Salento e Roma, a distanza, come previsto dal DPCM, attingendo alle forti emozioni di questo drammatico anno. La produzione artistica dell'intero lavoro è di Davide Apollonio e Peppe Levanto.

TRACKLIST

1. Qui Non Passa (feat. Michele Riondino & Revolving Bridge e Mama Marjas)
2. Parole
3. Mai Mai (feat. Erica Mou)
4. L'Era del Cigno Bianco
5. Navigare a Vista (feat. Cristiana Verardo)
6. Rolling
7. Logorato (feat. Papa Ricky e O' Zulù)
8. L'Orizzonte (feat. Magnitudo12)
9. Centosettanta
10. Nice Day

TRACK BY TRACK

Ad aprire la tracklist troviamo Qui non passa, singolo pubblicato nel 2018, che vede la partecipazione di tre importanti realtà salentine. Michele Riondino, accompagnato dai Revolving Bridge, e Mama Marjas. Chitarre e fisarmoniche ricreano delle calde atmosfere gypsy sulle quali si fondono le voci di Alfredo Quaranta e Mama Marjas mentre, nella parte finale, Michele Riondino, insieme alla Revolving Bridge, conduce l'ascoltatore verso territori più rock e metropolitani. Il testo si fa portavoce di un popolo che da Taranto a San Foca lotta per i suoi diritti contro l'Ilva e la Tap, multinazionali che stanno, giorno dopo giorno, inquinando un vasto territorio che, fino a qualche tempo fa, era considerato un angolo di paradiso e che ora mette a repentaglio la vita dei suoi cittadini. La traccia numero due è Parole, brano che più rappresenta il nuovo percorso musicale intrapreso dalla band che ora strizza l'occhio a sonorità più pop senza perdere l'acume nella scrittura. La tracklist prosegue con Mai Mai che vede la partecipazione di Erica Mou nello special. Questa canzone parla di diversità e delle barriere che gli uomini alzano nei confronti dei loro simili quando si toccano argomenti come il sesso, il colore della pelle e le classi sociali. In questi casi non ci si rende conto che la vita può cambiare e cambiarci in qualsiasi momento e questo dovrebbe far maturare in noi l'idea che siamo tutti uguali e che la vita è una cosa straordinaria che deve essere vissuta senza pregiudizi e distinzioni di genere. L'Era del cigno bianco è la traccia quattro e title track di questo nuovo lavoro. Si prosegue poi con Navigare a vista, singolo che ha anticipato l'uscita dell'album, una ballad dal sapore rock che vede la partecipazione della cantautrice salentina Cristiana Verardo già vincitrice del Premio Bianca d'Aponte, che irrompe nel brano impreziosendolo con l'atmosfera sognante della sua dolce voce. Il testo del brano descrive alla perfezione quella che è la vita dell'artista fatta spesso di porte chiuse in faccia, poche certezze e, a controbilanciare, un senso di libertà fuori dal comune che restituisce benessere e stimoli. Rime e suoni caldi riportano la mente al Mediterraneo di agosto mentre le linee del piano rhodes si confondono con lo sciabordio delle onde. Rolling e Nice Day, rispettivamente tracce sei e dieci, sono due brani decisamente atipici e scritti appositamente per la colonna sonora del film Cobra non è, debutto cinematografico di Mauro Russo, regista salentino noto come Calibro 9. Questi due brani sono stati concepiti partendo dalle scene del lungometraggio. Rolling, cantata da Alfredo Quaranta, racconta dell'incapacità delle persone a relazionarsi nella vita reale mentre Nice Day è arricchita, nella album's version, di un monologo di Cesare Maniglio, infermiere musicoterapista, che è una ode semiseria alla vita. Nella traccia sette Logorato i Salento All Stars si affiancano a Papa Ricky e O'Zulù dei 99 Posse, nomi storici della scena indipendente italiana. Il brano racconta di come gli italiani sono passati dall'essere emigranti all'essere intolleranti e razzisti nei confronti di chi oggi deve lasciare la propria terra per sopravvivere. In questa situazione è fondamentale continuare a sperare in un mondo migliore dove l'umanità va preservata con tutta la forza possibile. Sonorità Elettro-raggamaffin fanno da sfondo ad una scrittura cantautorale in lingua salentina. Un incontro tra due mondi che raccontano le matrici artistiche dei Salento All Stars e di O'Zulù, rivisitando l'inciso di Comu t'a cumbenatu, successo di Papa Ricky del 1992. Si prosegue con L'orizzonte che vede il feat. dei Magnitudo12, giovane trio rap salentino che raccoglie lo stile e l'eredità artistica di Sud Sound System e Boomdabash. Una canzone sulle certezze, i punti fermi della vita e sulla voglia di inseguire i propri sogni nonostante tutto. Centosettanta è la traccia numero nove. Il testo racconta del tragico epilogo di due differenti naufragi che nel 2019 si sono succeduti al largo della Libia. La canzone è una sorta di preghiera affinché il mare sia lieve con le anime di questi uomini, donne e bambini e gli doni quell'abbraccio d'amore che l'umanità non ha saputo dargli.