Sananda Maitreya: "Ecco il mio vaso di Pandora". Il 15 marzo uscirà il doppio album 'Pandora's PlayHouse'

12.03.2021

Dal vaso di Pandora è uscita nuova musica, che pesca tra influenze del passato e suggestioni del presente. Sananda Maitreya (da tempo ha abbandonato il nome che lo rese famoso tra la fine degli anni Ottanta e gli anni Novanta, Terence Trent D'Arby) apre il 2021 con il suo nuovo lavoro discografico, "Pandora's PlayHouse", dodicesimo album in studio in uscita il 15 marzo, giorno del suo 59/o compleanno. Un doppio album di inediti interamente scritto, prodotto, suonato e arrangiato da Sananda stesso (con 3 collaborazioni tra cui quella con Irene Grandi) e registrato a Milano, dove ormai vive da 20 anni. "Inizialmente doveva essere un disco singolo, poi - racconta Sananda, in collegamento Zoom - mi sono reso conto che ho invocato lo spirito di Pandora e la mitologia mi ha ispirato un album più ampio, che si è espanso in due volumi". Un disco figlio del lockdown, pensato e voluto nei mesi della pandemia, che ha una carica energica difficile da conciliare con il periodo. "Ho incanalato la forte energia che arrivava da fuori, seppure legata a eventi negativi, e l'ho trasformata in emozione e forza. La mia creazione rispecchia lo spirito del tempo", afferma. La narrazione, presentata attraverso 28 brani, si ispira al celebre mito greco di Pandora - prima donna mortale - pur riflettendo il viaggio personale dell'artista: affrontando i temi dell'amore, della passione e della fragile natura della mortalità attraverso parallelismi nella sua stessa vita, il viaggio di Sananda - con l'abbandono della sua vita passata - rispecchia quello di un personaggio mitologico. "Emotivamente sono molto legato a questo nuovo progetto lo sento molto mio, e spero che chi lo ascolterà potrà trarne la stessa energia di quando l'ho registrato".