Simone Rubino il 'Paganini' delle percussioni il 3 novembre sul palco dell'Accademia

01.11.2021

Simone Rubino, giovane virtuoso percussionista, sul palco di Santa Cecilia mercoledì 3 novembre alle 20.30 per la Stagione da Camera dell'Accademia Nazionale. Nel suo one man show Rubino è capace di costruire un ponte fra generazioni, stili, idee musicali. Un sguardo alla sua discografia basta per capire come la ricerca di un legame (tra l'antico e il nuovo, tra il sacro e il profano, tra il "popolare" e il "colto") sia alla base delle sue sperimentazioni. Nei suoi concerti non è inusuale che attraverso il ritmo, dialoghino tra loro autori apparentemente molto lontani - da J.S. Bach (Ciaccona dalla Partita n. 2), a Alexej Gerassimez (Asventuras per tamburo solo), da Lamberto Curtoni a Iannis Xenakis (Rebonds) - o che si sia trasportati dall'energia, in un vortice affascinante come accade in Bad Touch di Casey Cangelosi, definito per il suo virtuosismo "il Paganini delle percussioni". Definizione che di fatto ben si adatta anche a Simone Rubino. Appassionato di percussioni sin da bambino, Rubino ha studiato al Conservatorio di Torino e si è perfezionato alla Hochschule für Musik di Monaco di Baviera; enfant prodige ha vinto prestigiosi concorsi internazionali. La brillante carriera, avviata a poco più di vent'anni, lo ha portato a essere a pochi anni di distanza un nome presente nei programmi dei più importanti teatri del mondo. "Voglio provare a comunicare il fascino delle percussioni - spiega Rubino - e nel contempo desidero mettere in campo le mie idee, mirate ad andare oltre ai limiti 'storici' identitari legati alla concezione verticale della musica da loro prodotta". L'esigenza di intraprendere nuove strade lo ha portato anche ad approfondire uno studio sulla propria voce, soprattutto nella sua componente femminile. I brani di Lamberto Curtoni su testi della poetessa Mariangela Gualtieri - commissionati dallo stesso Rubino - nascono proprio da questa esigenza, che ha dato vita a 'La Preghiera più alta' - per vibrafono e voce, e a 'Quel metro che ci avvicina' nei quali Simone Rubino si esibisce come controtenore e percussionista.