Tiziano Ferro commuove cantando La prima festa del papà

17.11.2022

Quando Tiziano Ferro ha cantato le prime frasi della canzone 'La prima festa del papà' - tecnicamente una buona performance, anche se atipica senza base musicale e non avendo potuto scaldare la voce - dedicata alla sua felice duplice paternità, il Teatro Manzoni di Milano è esploso in un'onda emotiva in simbiosi con il cantautore. I fan lo avevano ascoltato per quasi un'ora - per l'anteprima della Milano Music Week, in collaborazione con Mondadori Store - scoprendo, in un grande spazio che però si è fatto quasi intimo, qualche nuova sfumatura della personalità dell'artista intervistato da Nur Al Habash, direttrice artistica della sesta edizione della manifestazione. In realtà Ferro ha confessato di avere qualche difficoltà a cantare dal vivo alcune sue canzoni che gli provocano grandi emozioni come 'L'amore è una cosa semplice', 'Per dirti ciao' o 'La fine' tanto che scherzando ha detto che dal vivo le canterà con le spalle al pubblico e ripreso da una telecamera nascosta. Pantaloni neri, felpa carta da zucchero e scarpe da basket in tela con lacci bianchi, seduto su uno sgabello dove non è riuscito a stare fermo un secondo, il cantante ha difeso il pop: "non ha schemi, non ha codici, ci si può esprimere in maniera onesta e brutale - ha spiegato convinto - mi consente di manifestare un istinto irrefrenabile. Se penso che ero uno di nicchia, alternativo, che cantava davanti a 20 persone. La chiave è il divertimento". Ha confermato che i miti non vanno mai incontrati: cosa che per la sua "stella polare" Lucio Battisti sarebbe comunque impossibile, visto che è scomparso nel 1998, ma che invece in contraddizione con se stesso vorrebbe fare con Riccardo Cocciante ("ho dei ricordi incredibilmente precisi di quando sono andato ai suoi concerti con mio padre"). Adora Ed Sheeran, che "sembra impacciato ma poi in maniera semplice ti coinvolge e ha la capacità di parlare di disagio, vita e amore". Poi ha ammesso: "Mi piace Justin Bieber, sul palco è una figata. E allora?".