Università degli Studi di Salerno: un corso sull'iconica band slovena Laibach

05.04.2024

Un corso universitario, con grande probabilità il primo del suo genere in Europa, dedicato all'iconica band slovena Laibach e al suo apporto alla cultura slovena, balcanica, europea e globale. È quello che sarà lanciato a metà aprile all'Università degli Studi di Salerno, al Dipartimento scienze del Patrimonio culturale, nell'ambito della Laurea Magistrale in Scienze dello Spettacolo e Produzione Multimediale. Il corso, intitolato "See You in Hell - I Laibach fra tre dissoluzioni: Jugoslavia, Europa, Mondo", con docente l'intellettuale e Professore ordinario Gabriele Frasca, porterà gli studenti a sviscerare la storia artistica dei Laibach e della cosiddetta 'Neue Slowenische Kunst', nata nei primi Anni Ottanta nella Jugoslavia che andava verso il disfacimento, fenomeno culturale ancora vivo che rimane inevitabilmente legato a quello che lo storico Hobsbawm ha definito il "secolo breve". Secolo, si legge nella presentazione del corso, che è - sempre parafrasando Hobsbaw - anche sinonimo di "frana" o frane, tutte osservate dai Laibach con occhio attento e poi messe in musica o in video. Frane e crisi come la dissoluzione violenta della Jugoslavia, la crisi della 'vecchia Europa', le sempre più forti spinte totalitarie che attraversano l'Occidente e il resto del pianeta, il tutto con sullo sfondo il ritorno del timore del conflitto nucleare, tematiche che non sono sfuggite e continuano a non sfuggire ai Laibach. Nati nel 1980 nella città mineraria di Trbovlje, nell'allora Jugoslavia, i Laibach sono diventati negli anni una delle band di avanguardia sulla scena musicale mondiale. Negli ultimi anni, oltre che per la musica, hanno fatto discutere per un concerto nella inaccessibile Corea del Nord e per una performance programmata in Ucraina e poi cancellata tra le polemiche, dopo che il complesso aveva definito la guerra in corso "un conflitto geopolitico tra Russia e Stati Uniti sul territorio ucraino". Gabriele Frasca è ahe scrittore e traduttore dalla lingua inglese. Di recente ha curato il Meridiano Mondadori su Samuel Beckett.